Ninetta Bartoli, la prima donna italiana a diventare sindaco, nell'aprile del 1946. Dodici anni a servizio di un piccolo paese di 600 abitanti, Borutta, sulle colline alle spalle di Sassari. L'importanza è che questo primato provenga da un piccolo remoto paesino collinare della Sardegna e non dalle zone evolute del periodo post bellico come il nord Italia, un importanza storico sociale fondamentale.
Con le diciannove elette nell’ultima tornata elettorale, le sindache in Sardegna sono 63 (il 16,7% dei sindaci dell’Isola, dieci anni fa erano appena 13).
Hanno una età media di 43 anni, i due terzi laureate, le altre diplomate, molto preparate sui temi centrali della politica nazionali e tanto attente alle dinamiche delle loro realtà cittadine.
Si sa che notoriamente ci sono alcuni elementi che caratterizzano le donne primo ra tutti l'ascolto, e, a prescindere da età, provenienza politica, sfera privata, sono legate da un filo neppure tanto sottile, sintonizzate su un’idea di governo che mette in cima l’ascolto, il dialogo e un’attenzione speciale ai più deboli,che unite a buone doti empatiche permettono loro di tracciare una netta differenza con i governi al maschile.
La carriera sembra non importi a nessuna. Quello che le anima e fa affrontare con il sorriso due, tre, quattro lavori in contemporanea, è cercare di aiutare la loro gente.
La prossima sfida proposta da Romina Mura, "sindaca" di Sadali è di avere una donna alla presidenza dell Anci Sardegna.
I tempi sembrano maturi per fare anche questo salto di qualità e allora speriamo che le decisioni prese dall'alto tengano in considerazione il trend di cambiamento, e premino le donne non a prescindere da ciò che fanno ma a partire da ciò che faranno.
#muovocagliari
Con le diciannove elette nell’ultima tornata elettorale, le sindache in Sardegna sono 63 (il 16,7% dei sindaci dell’Isola, dieci anni fa erano appena 13).
Hanno una età media di 43 anni, i due terzi laureate, le altre diplomate, molto preparate sui temi centrali della politica nazionali e tanto attente alle dinamiche delle loro realtà cittadine.
Si sa che notoriamente ci sono alcuni elementi che caratterizzano le donne primo ra tutti l'ascolto, e, a prescindere da età, provenienza politica, sfera privata, sono legate da un filo neppure tanto sottile, sintonizzate su un’idea di governo che mette in cima l’ascolto, il dialogo e un’attenzione speciale ai più deboli,che unite a buone doti empatiche permettono loro di tracciare una netta differenza con i governi al maschile.
La carriera sembra non importi a nessuna. Quello che le anima e fa affrontare con il sorriso due, tre, quattro lavori in contemporanea, è cercare di aiutare la loro gente.
La prossima sfida proposta da Romina Mura, "sindaca" di Sadali è di avere una donna alla presidenza dell Anci Sardegna.
I tempi sembrano maturi per fare anche questo salto di qualità e allora speriamo che le decisioni prese dall'alto tengano in considerazione il trend di cambiamento, e premino le donne non a prescindere da ciò che fanno ma a partire da ciò che faranno.
#muovocagliari