La Sardegna è un'isola, circondata dal mare e uno dei luoghi più belli del mondo. Un sogno per molti e una realtà quotidiana per noi sardi. Frasi scontate, vere e che non hanno bisogno di commenti ma che, a quanto pare, è bene ripetere. L'isola vive grazie al turismo che è il vero motore che fa muovere l'economia nella regione. Senza turisti, tutti senza esclusione, soffrono e la crisi che da anni sta avvolgendo l'Italia non aiuta. Se a questo aggiungiamo il problema legato al raggiungimento della Sardegna a causa dei voli scarsi, è chiaro che qualcosa si debba fare e molto velocemente.
Non è la prima volta che affronto questo argomento e in aprile feci un articolo proprio sulla "continuità territoriale" | Aerei e continuità territoriale: si, no, bho, forse.... | che successivamente venne confermato dai dati ENAC | Oltre 1 milione di biglietti aerei con il piano estate per Roma e Milano ma il post Ryanair si fa sentire |. Nei giorni scorsi ho pubblicato un altro articolo riguardande investimenti regionali pari a 6 milioni di Euro per la promozione del territorio Sardo negli aeroporti dell'isola | LA PROMOZIONE DELLA SARDEGNA PASSA DAGLI AEROPORTI: 6 MILIONI L'INVESTIMENTO |.
Questo grande cappello introduttivo per cercare di offrirvi un quadro ampio e una linea di continuità in grado di farvi entrare in quella che potrebbe essere una soluzione. L'iniziativa della regione non è sicuramente sbagliata e promuovere il territorio in ogni stagione all'interno degli scali isolani è concettualmente giusto.
Il problema nasce quanto in maggio i dati dicono che l'aeroporto di Cagliari perde il 25% dei passeggeri provenienti dall'estero, mentre ad Alghero la situazione è ancora più preoccupante con un -48% degli arrivi internazionali. Investire in pubblicità in un luogo che tendenzialmente ha una curva verso il basso, imprenditorialmente non è la scelta più lungimirante che si possa fare. Inoltre se consideriamo che maggio è un mese molto importante per il turismo in Sardegna e una sorta di "prova" per la stagione estiva, ecco che la questione si complica.
Ma perchè la soluzione potrebbe esserci?
Non è la prima volta che affronto questo argomento e in aprile feci un articolo proprio sulla "continuità territoriale" | Aerei e continuità territoriale: si, no, bho, forse.... | che successivamente venne confermato dai dati ENAC | Oltre 1 milione di biglietti aerei con il piano estate per Roma e Milano ma il post Ryanair si fa sentire |. Nei giorni scorsi ho pubblicato un altro articolo riguardande investimenti regionali pari a 6 milioni di Euro per la promozione del territorio Sardo negli aeroporti dell'isola | LA PROMOZIONE DELLA SARDEGNA PASSA DAGLI AEROPORTI: 6 MILIONI L'INVESTIMENTO |.
Questo grande cappello introduttivo per cercare di offrirvi un quadro ampio e una linea di continuità in grado di farvi entrare in quella che potrebbe essere una soluzione. L'iniziativa della regione non è sicuramente sbagliata e promuovere il territorio in ogni stagione all'interno degli scali isolani è concettualmente giusto.
Il problema nasce quanto in maggio i dati dicono che l'aeroporto di Cagliari perde il 25% dei passeggeri provenienti dall'estero, mentre ad Alghero la situazione è ancora più preoccupante con un -48% degli arrivi internazionali. Investire in pubblicità in un luogo che tendenzialmente ha una curva verso il basso, imprenditorialmente non è la scelta più lungimirante che si possa fare. Inoltre se consideriamo che maggio è un mese molto importante per il turismo in Sardegna e una sorta di "prova" per la stagione estiva, ecco che la questione si complica.
Ma perchè la soluzione potrebbe esserci?
LA SOLUZIONE CI SAREBBE E IN PUGLIA FUNZIONA
L'esempio lo abbiamo davanti agli occhi e pare funzionare e, a livello logico, sembra essere anche una scelta molto più intelligente dell'investire in pubblicità in un settore che non ha un futuro immediato in crescita. La Base con Efisio Arbau aveva proposto di pubblicizzare i tre pecorini Dop sardi (Pecorino Romano, Fiore sardo e Pecorino sardo) attraverso vettore irlandese (leggi qui l'articolo) cosa che è stata attuata in Puglia.
La Puglia ha sbloccato gli aiuti alle low cost senza temere gli strali Ue. Tramite un piano di investimento a lungo termine. sono stati sbloccati 14 milioni di euro, messi sul piatto dalla Regione per pagare una campagna di marketing (che costerà in tutto 70 milioni per 5 anni) commissionata dagli aeroporti pugliesi alla compagnia irlandese.
«Gli aeroporti pugliesi non possono fare a meno di Ryanair. Se la compagnia ci lasciasse dall'oggi al domani creerebbe un bel problema.», dice Giovanni Giannini, assessore ai Trasporti della Giunta Emiliano.
La Puglia ha sbloccato gli aiuti alle low cost senza temere gli strali Ue. Tramite un piano di investimento a lungo termine. sono stati sbloccati 14 milioni di euro, messi sul piatto dalla Regione per pagare una campagna di marketing (che costerà in tutto 70 milioni per 5 anni) commissionata dagli aeroporti pugliesi alla compagnia irlandese.
«Gli aeroporti pugliesi non possono fare a meno di Ryanair. Se la compagnia ci lasciasse dall'oggi al domani creerebbe un bel problema.», dice Giovanni Giannini, assessore ai Trasporti della Giunta Emiliano.
In pratica la regione Puglia ha finanziato una campagna pubblicitaria quinquennale investendo 70 milioni di Euro e ottenendo da una parte la continuità dei servizi RyanAir e dall'altra pubblicità all'interno dei velivoli con la promozione del territorio pugliese. Una mossa che sembra "l'uovo di Colombo" e che accontenta tutti, passeggeri, turisti, investitori e non solo.
Considerando che in Sardegna sono stati investiti 6 milioni di Euro per pubblicità in aeroporti senza però pensare a far arrivare i turisti all'interno degli stessi scali, non sarebbe più proficuo trovare un accordo sulla falsariga di quello pugliese per far rimanere Ryanair in Sardegna, magari per 1 o 2 anni in attesa di trovare alternative più a lungo termine e salvare la stagione 2016 e 2017? L'investimento sarebbe indubbiamente superiore ma a vantaggio ci sarebbe una pubblicità che non rimarrebbe "chiusa" dentro gli aeroporti Sardi ma volerebbe in tutta Europa alimentando allo stesso tempo tutto il comparto turistico ed enogastronomico Sardo.
Considerando che in Sardegna sono stati investiti 6 milioni di Euro per pubblicità in aeroporti senza però pensare a far arrivare i turisti all'interno degli stessi scali, non sarebbe più proficuo trovare un accordo sulla falsariga di quello pugliese per far rimanere Ryanair in Sardegna, magari per 1 o 2 anni in attesa di trovare alternative più a lungo termine e salvare la stagione 2016 e 2017? L'investimento sarebbe indubbiamente superiore ma a vantaggio ci sarebbe una pubblicità che non rimarrebbe "chiusa" dentro gli aeroporti Sardi ma volerebbe in tutta Europa alimentando allo stesso tempo tutto il comparto turistico ed enogastronomico Sardo.