Un altro importante pezzo della nostra Cagliari sta per trovare una nuova funzione dopo essere stato uno dei luoghi più importanti della città nel corso degli ultimi duecento anni. Parliamo dell'ex Manifattura Tabacchi, un edificio risalente al 400 che intorno all'inizio del 1700 ha subito l'attacco spagnolo riportando diversi danni. Nel primo decennio dell’ottocento nei locali ristrutturati dell'ex convento venne poi avviata la Manifattura Tabacchi. La Manifattura fu una delle prime fabbriche di Cagliari a fornire un impiego stabile e una remunerazione certa ai primi dipendenti “statali” della Sardegna. Anche la manodopera femminile beneficiò di questo contesto economico e iniziò a percepire salari piuttosto elevati rispetto agli stipendi medi del proletariato femminile dell'epoca. A partire dagli anni ’90 inizia per la Manifattura Tabacchi di Cagliari un periodo di crisi irreversibile dovuto all'incapacità di tenere testa alla modernizzazione e di conseguenza nel 2001 l’Ente Tabacchi Italiano ne annuncia la chiusura.
Finalmente adesso è arrivata l'approvazione per dare una nuova destinazione a questo enorme complesso che si trova nel cuore della città a due passi dalla Marina. Sarà uno spazio che avrà il compito di fungere da incubatore, ospiterà talenti e creativi e imprese ad alta densità tecnologica.
Finalmente adesso è arrivata l'approvazione per dare una nuova destinazione a questo enorme complesso che si trova nel cuore della città a due passi dalla Marina. Sarà uno spazio che avrà il compito di fungere da incubatore, ospiterà talenti e creativi e imprese ad alta densità tecnologica.
“Con questa delibera di indirizzo, colleghiamo l’idea originaria del progetto Manifattura alla novità costituita dagli strumenti digitali e del mondo della Ict, spostando l’accento sull'interazione tra le varie forme di creatività che il digitale fa dialogare tra loro - ha sottolineato il presidente Francesco Pigliaru – In coerenza con la nostra programmazione regionale, offriamo alla realtà sarda, in cui già esistono numerose imprese fortemente innovative, un primo polo di riferimento ad alta densità tecnologica in cui saranno favoriti la creatività, la collaborazione e il confronto. Ci auguriamo che diventi in fretta luogo di nascita, incubazione e crescita di moltissime start up e sia di esempio per altre esperienze simili”.
Vi saranno spazi condivisi dotati di adeguate infrastrutture tecnologiche con un'offerta di servizi dedicati. Un ambiente operativo e organizzato, favorevole all’open innovation e alla collaborazione tra start-up.
I progetto prevede una prima una fase sperimentale della durata massima di tre anni per la gestione e l’utilizzo degli spazi, affidata a Sardegna ricerche. Al termine della sperimentazione sarà definito un modello di gestione da sottoporre a gara.
La domanda che mi pongo però è: in uno spazio cosi immerso nella città, non sarebbe stato meglio pensare a qualcosa dedicato alla cittadinanza nella sua totalità, rispetto ad un polo di sviluppo che potrebbe essere realizzato in una zona mento centrale e storica?
I progetto prevede una prima una fase sperimentale della durata massima di tre anni per la gestione e l’utilizzo degli spazi, affidata a Sardegna ricerche. Al termine della sperimentazione sarà definito un modello di gestione da sottoporre a gara.
La domanda che mi pongo però è: in uno spazio cosi immerso nella città, non sarebbe stato meglio pensare a qualcosa dedicato alla cittadinanza nella sua totalità, rispetto ad un polo di sviluppo che potrebbe essere realizzato in una zona mento centrale e storica?
dichiarazioni admaiora