Realtà importante e sempre più utilizzata in città come Milano, Firenze e Roma, il Car Sharing è sbarcato da alcuni mesi anche a Cagliari. Le modalità e le società in ballo sono diverse rispetto ai famosi enjoy e car-to-go presenti nella penisola ma la sfida del nostro comune sembra essere stata vinta.
I dati parlano chiaro: 286 sono gli utenti che fino a marzo di quest'anno hanno utilizzato il servizio. Un risultato importante che ripaga lo sforzo fatto dalla giunta per mettere a disposizione 21 auto, uno scooter e realizzare ben 11 stazioni di sosta dove poter parcheggiare e trovare le auto.
Forti di questi dati, entro luglio il comune ha previsto un incremento del numero di veicoli che arriverà a 55 macchine con oltre 20 stazioni dove poterle trovare.
I dati parlano chiaro: 286 sono gli utenti che fino a marzo di quest'anno hanno utilizzato il servizio. Un risultato importante che ripaga lo sforzo fatto dalla giunta per mettere a disposizione 21 auto, uno scooter e realizzare ben 11 stazioni di sosta dove poter parcheggiare e trovare le auto.
Forti di questi dati, entro luglio il comune ha previsto un incremento del numero di veicoli che arriverà a 55 macchine con oltre 20 stazioni dove poterle trovare.
“Il servizio conta attualmente 240 membri Playcar, corrispondenti a 286 drivers, e circa il 90% di questi sono privati. I restanti sono aziende”, afferma Benedetta Sanjust, ingegnere che si è occupata dell'analisi.
Lanciato nel 2014 come test, il numero di tessere negli ultimi mesi è più che triplicato e la previsione è quella di riuscire ad arrivare a 500 iscritti per la fine dell'anno.
Gli abbonati sono ancora circoscritti al comune e limitrofi con un'utilizzo che vede prevalentemente residenti a Cagliari, Quartu Sant'Elena, Selargius e Capoterra.
Non resta che sperare che questo servizio possa diventare sempre più diffuso visto che Cagliari è una città piccola che permette sperimentazioni con costi di accesso sostenibili e una risposta della cittadinanza pronta sopratutto nei confronti di iniziative giovani e moderne.
Gli abbonati sono ancora circoscritti al comune e limitrofi con un'utilizzo che vede prevalentemente residenti a Cagliari, Quartu Sant'Elena, Selargius e Capoterra.
Non resta che sperare che questo servizio possa diventare sempre più diffuso visto che Cagliari è una città piccola che permette sperimentazioni con costi di accesso sostenibili e una risposta della cittadinanza pronta sopratutto nei confronti di iniziative giovani e moderne.