Ci sono notizie che passano inosservate o che non ricevono l'importanza che meritano, oggi vi ripropongo una notizia di Repubblica pubblicata nel marzo del 2016 che meriterebbe di essere valorizzata facendo il giro del web.
Il Sud Sardegna è la "Prima destinazione sostenibile d'Europa" per il turismo e l'ambiente. Lo ha certificato la Commissione europea, la comunicazione è arrivata all'Università di Cagliari.
Il progetto premiato da Bruxelles ha superato la concorrenza di circa 200 destinazioni in Europa, fra le quali alcune di spicco, come Barcellona e la sua provincia, che hanno partecipato alle due fasi pilota del sistema europeo Etis per le migliori pratiche di sostenibilità secondo gli standard internazionali riconosciuti per la salvaguardia dell'ambiente, della comunità e dell'identità, e per uno sviluppo economico sostenibile che preservi il territorio e le sue risorse a vantaggio delle generazioni future. L'area "vincitrice" è sostanzialmente il lato costiero meridionale del "quadrilatero" sardo, quello attorno a Cagliari, compreso tra Chia e Costa Rei, meno rinomato di altre zone dell'isola, ma non meno affascinante.
Il progetto dell'Ateneo di Cagliari, iniziato nel 2013 con "Visit South Sardinia, Destination Management Organization" attraverso un'intesa fra i comuni di Cagliari, Domus de Maria, Muravera, Pula e Villasimius ed i loro Consorzi turistici, è stato possibile grazie alla rete di relazioni internazionali dell'Ateneo con organizzazioni quali l'Organizzazione mondiale del turismo (Unwto), il Global sustainable tourism council (Gstc) e la stessa Commissione Europea, che hanno potenziato il valore di questo modello di turismo sostenibile di cui la Sardegna è protagonista in Europa.
#muovocagliari
Il Sud Sardegna è la "Prima destinazione sostenibile d'Europa" per il turismo e l'ambiente. Lo ha certificato la Commissione europea, la comunicazione è arrivata all'Università di Cagliari.
Il progetto premiato da Bruxelles ha superato la concorrenza di circa 200 destinazioni in Europa, fra le quali alcune di spicco, come Barcellona e la sua provincia, che hanno partecipato alle due fasi pilota del sistema europeo Etis per le migliori pratiche di sostenibilità secondo gli standard internazionali riconosciuti per la salvaguardia dell'ambiente, della comunità e dell'identità, e per uno sviluppo economico sostenibile che preservi il territorio e le sue risorse a vantaggio delle generazioni future. L'area "vincitrice" è sostanzialmente il lato costiero meridionale del "quadrilatero" sardo, quello attorno a Cagliari, compreso tra Chia e Costa Rei, meno rinomato di altre zone dell'isola, ma non meno affascinante.
Il progetto dell'Ateneo di Cagliari, iniziato nel 2013 con "Visit South Sardinia, Destination Management Organization" attraverso un'intesa fra i comuni di Cagliari, Domus de Maria, Muravera, Pula e Villasimius ed i loro Consorzi turistici, è stato possibile grazie alla rete di relazioni internazionali dell'Ateneo con organizzazioni quali l'Organizzazione mondiale del turismo (Unwto), il Global sustainable tourism council (Gstc) e la stessa Commissione Europea, che hanno potenziato il valore di questo modello di turismo sostenibile di cui la Sardegna è protagonista in Europa.
#muovocagliari