Non riguarda solo la città di Cagliari ma tutta la Sardegna. Si tratta di un cambiamento molto importante per la sanità sulla nostra isola che vede pareri divisi anche se comunque l'obiettivo è quello di riuscire a ridurre sensibilmente i costi garantendo un servizio efficiente e preciso. La "rivoluzione", come lo stesso presidente della regione Sardegna la definisce, riguarda l'addio alle otto aziende sanitarie. In questo modo si potranno eliminare otto bilanci separati, altrettanti sistemi di controllo con relativi collegi dei revisori e molti altri costi teoricamente superflui. Dal 1° luglio l'Azienda sanitaria unica regionale si chiamerà Asur, che subentrerà nel patrimonio e nelle funzioni delle soppresse Asl.
Tra due mesi ci saranno quindi l'Asur, l'azienda ospedaliera Brotzu, le due ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari e l'Azienda regionale dell'emergenza e urgenza (Areus).
Tra due mesi ci saranno quindi l'Asur, l'azienda ospedaliera Brotzu, le due ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari e l'Azienda regionale dell'emergenza e urgenza (Areus).
"Approdiamo ad un sistema integrato, sotto un'unica e forte regia per una sanità migliore in grado di allocare bene i servizi senza sprecare un euro", ha spiegato il governatore Francesco Pigliaru che con l'assessore alla Sanità, Luigi Arru, hanno presentato la "rivoluzione" alla stampa. In particolare, il presidente della Giunta ha sottolineato il risparmio che deriverà dall'operazione: "Molte voci di costo si ridurranno almeno del 30%", ha chiarito. Adesso il disegno di legge varato in mattinata dall'esecutivo sarà esaminato dal Consiglio regionale.
"Siamo pronti a migliorare la proposta anche ascoltando le forze dell'opposizione che per anni hanno dichiarato di essere per la Asl unica", ha detto Pigliaru. Di razionalizzazione e maggiore efficienza ha parlato anche Arru: "Il sistema che verrà punta a migliorare e a ridurre i doppioni", ha precisato l'assessore competente.
Dall'1 luglio scatterà un periodo di transizione della durata di sei mesi che "servirà per allineare i bilanci". Entro il 30 giugno la Giunta nominerà il direttore generale della Asur, mentre 18 mesi dopo è prevista una verifica dei risultati raggiunti e, in caso positivo, la conferma entro tre mesi dalla scadenza del termine.
La legge prevede anche l'istituzione di otto Aree socio-sanitarie locali che rispetteranno il Piano di riordino territoriale della Regione: in fase di prima applicazione e fino all'adozione del Piano stesso, le aree coincideranno con quelle delle Asl soppresse. Queste aree avranno il compito di leggere e interpretare le esigenze dei cittadini e di trasmetterli all'assessorato, e quello fondamentale di prendere in carico l'assistenza di tutti.
La legge prevede anche l'istituzione di otto Aree socio-sanitarie locali che rispetteranno il Piano di riordino territoriale della Regione: in fase di prima applicazione e fino all'adozione del Piano stesso, le aree coincideranno con quelle delle Asl soppresse. Queste aree avranno il compito di leggere e interpretare le esigenze dei cittadini e di trasmetterli all'assessorato, e quello fondamentale di prendere in carico l'assistenza di tutti.