Vivere circondati dal Mediterraneo è sicuramente molto bello, sopratutto se l'isola è la Sardegna dove non mancano importanti centri urbani, in cui il clima è piacevolissimo in ogni stagione e dove il mare è tra i più belli del mondo.
Ci sono però alcuni aspetti che rendono spesso faticosa la convivenza con gli spostamenti necessari per lavorare. Sono recenti le problematiche legate ai nuovi treni ATR acquistati dalla Regione ed entrati in "funzione" alla fine dello scorso anno. Tra stop per malfunzionamenti, problemi ai binari e addirittura interruzione dei pagamenti verso la società spagnola a causa di un software che non sembra voler funzionare, essere un pendolare in Sardegna oggi non è augurabile a nessuno.
La situazione non è particolarmente positiva neanche per coloro che hanno necessità di uscire dalla Sardegna per andare in continente (come diciamo noi Sardi). Parlando della mia esperienza personale, fino a pochi mesi fa, volare sui principali scali Italiani era un problema relativo. Tra Meridiana, Alitalia e Ryanair le alternative non mancavano certamente e la prenotazione "all'ultimo minuto" era alla portata sia di portafoglio, sia di disponibilità reale.
Con la crisi di Meridiana e il taglio netto di voli, nel 2015 sono praticamente passata in modo totale ad Alitalia (considerate che ho/avevo la tessera privilegiata Meridiana visti i tanti aerei presi nel tempo), l'unico vettore in grado di portarmi a Milano e Roma senza reali disagi. A dire la verità, proprio con i problemi di Meridiana (e la scomparsa di qualsiasi volo che collegasse Cagliari con Firenze), i voli Alitalia sono aumentati e sono stati anche bloccati a livello di prezzi. Raramente, anche prenotando la mattina per la sera, ho speso più di 160€ tra andata e ritorno e in generale con 130€ scarsi si ha il biglietto a costo "fisso" praticamente tutto l'anno.
Se dunque Alitalia fino all'inizio dell'anno ha sopperito bene alle mie esigenze di spostamento, Ryanair veniva in aiuto per uscire dall'Italia e andare nelle principali città europee. Purtroppo presto molte tratte, voli e località saranno eliminate e Ryanair piano piano uscirà dallo scalo Cagliaritano. Non voglio entrare nel merito di questa problematica e la speranza è che Easyjet possa sostituire Ryanair immediatamente.
Tornando al punto centrale, in questo 2016 inizio a sentire come un problema l'uscire dalla Sardegna per lavoro. Organizzare le vacanze non è un dramma; uno spostamento preventivato mesi prima lo si fa ancora facilmente. Il problema nasce quanto, per un motivo o per l'altro, devo prenotare una aereo da una settimana all'altra o da un giorno ad un altro.
In Aprile ho costatato con rammarico che riuscire a trovare un posto su un aereo per o da Cagliari è praticamente impossibile. Certamente le festività hanno aiutato a riempire i voli, ma non mi era mai capitato di non avere nessuna opzione di volo per praticamente tre settimane sulla totalità delle destinazioni Italiane. Per farvi capire, negli ultimi 10 giorni non era possibile volare su Milano, Roma, Torino, Parma, Bologna e praticamente tutto il nord Italia proprio per la mancanza di posti e aerei.
Ci sono però alcuni aspetti che rendono spesso faticosa la convivenza con gli spostamenti necessari per lavorare. Sono recenti le problematiche legate ai nuovi treni ATR acquistati dalla Regione ed entrati in "funzione" alla fine dello scorso anno. Tra stop per malfunzionamenti, problemi ai binari e addirittura interruzione dei pagamenti verso la società spagnola a causa di un software che non sembra voler funzionare, essere un pendolare in Sardegna oggi non è augurabile a nessuno.
La situazione non è particolarmente positiva neanche per coloro che hanno necessità di uscire dalla Sardegna per andare in continente (come diciamo noi Sardi). Parlando della mia esperienza personale, fino a pochi mesi fa, volare sui principali scali Italiani era un problema relativo. Tra Meridiana, Alitalia e Ryanair le alternative non mancavano certamente e la prenotazione "all'ultimo minuto" era alla portata sia di portafoglio, sia di disponibilità reale.
Con la crisi di Meridiana e il taglio netto di voli, nel 2015 sono praticamente passata in modo totale ad Alitalia (considerate che ho/avevo la tessera privilegiata Meridiana visti i tanti aerei presi nel tempo), l'unico vettore in grado di portarmi a Milano e Roma senza reali disagi. A dire la verità, proprio con i problemi di Meridiana (e la scomparsa di qualsiasi volo che collegasse Cagliari con Firenze), i voli Alitalia sono aumentati e sono stati anche bloccati a livello di prezzi. Raramente, anche prenotando la mattina per la sera, ho speso più di 160€ tra andata e ritorno e in generale con 130€ scarsi si ha il biglietto a costo "fisso" praticamente tutto l'anno.
Se dunque Alitalia fino all'inizio dell'anno ha sopperito bene alle mie esigenze di spostamento, Ryanair veniva in aiuto per uscire dall'Italia e andare nelle principali città europee. Purtroppo presto molte tratte, voli e località saranno eliminate e Ryanair piano piano uscirà dallo scalo Cagliaritano. Non voglio entrare nel merito di questa problematica e la speranza è che Easyjet possa sostituire Ryanair immediatamente.
Tornando al punto centrale, in questo 2016 inizio a sentire come un problema l'uscire dalla Sardegna per lavoro. Organizzare le vacanze non è un dramma; uno spostamento preventivato mesi prima lo si fa ancora facilmente. Il problema nasce quanto, per un motivo o per l'altro, devo prenotare una aereo da una settimana all'altra o da un giorno ad un altro.
In Aprile ho costatato con rammarico che riuscire a trovare un posto su un aereo per o da Cagliari è praticamente impossibile. Certamente le festività hanno aiutato a riempire i voli, ma non mi era mai capitato di non avere nessuna opzione di volo per praticamente tre settimane sulla totalità delle destinazioni Italiane. Per farvi capire, negli ultimi 10 giorni non era possibile volare su Milano, Roma, Torino, Parma, Bologna e praticamente tutto il nord Italia proprio per la mancanza di posti e aerei.
Sono riuscita a trovare per caso un volo su Milano Bergamo a circa 250€ con Ryanair come unica opzione possibile. Ora, considerando la nostra situazione di isola, poter riuscire ad avere un posto in un aereo garantito comprendo possa essere difficile, sopratutto se si pretende di prenotare da un giorno all'altro (cosa che comunque ho fatto per 3 anni di file dal 2013), ma non avere praticamente alcuna opzione per due settimane è forse un po' troppo.
Oggi, controllando nuovamente sul sito Alitalia, sembra che la situazione sia tornata alla normalità e per la prossima settimana i voli a circa 65€ a tratta sembrano esserci anche se la disponibilità scende molto rapidamente. Il motivo è duplice:
Pretendere posti liberi per tutti è probabilmente impossibile, non possiamo certo far volare aerei vuoti, ma se fino allo scorso anno non ho mai e dico mai, avuto un problema di prenotazione arrivando anche a comprare un volo alle 8 di mattina per le 11 dello stesso giorno, quest'anno la situazione mi sta un po' preoccupando.
Se poi provo a guardare le cose da una prospettiva diversa, mi chiedo come possano i turisti trovare facile accesso alla nostra isola. Spero solo che quello che è accaduto ieri possa portare a novità positive per il trasporto aereo:
Oggi, controllando nuovamente sul sito Alitalia, sembra che la situazione sia tornata alla normalità e per la prossima settimana i voli a circa 65€ a tratta sembrano esserci anche se la disponibilità scende molto rapidamente. Il motivo è duplice:
- da una parte il minor numero di compagnie costringe a volare con un solo vettore che di conseguenza riempie prima i voli
- dall'altra parte da circa 3 mesi, Alitalia sembra aver cambiato tipologie di aereo in alcune fasce orarie (anche in quelle ad alto traffico di prima mattina), utilizzando dei velivoli più piccoli (i Cityliner) che hanno solo 2 file da 2 posti rispetto agli aerei "normali" che hanno 2 file da 3 posti e che recentemente erano stati anche "aggiornati" con nuovi sedili e livree riprese dalla Etihad con cui è stata siglata una partnership pochi mesi fa.
Pretendere posti liberi per tutti è probabilmente impossibile, non possiamo certo far volare aerei vuoti, ma se fino allo scorso anno non ho mai e dico mai, avuto un problema di prenotazione arrivando anche a comprare un volo alle 8 di mattina per le 11 dello stesso giorno, quest'anno la situazione mi sta un po' preoccupando.
Se poi provo a guardare le cose da una prospettiva diversa, mi chiedo come possano i turisti trovare facile accesso alla nostra isola. Spero solo che quello che è accaduto ieri possa portare a novità positive per il trasporto aereo:
Cramer Ball nel pomeriggio del 28 aprile ha incontrato a Cagliari il governatore Francesco Pigliaru e l'assessore ai Trasporti Massimo Deiana. «Alitalia - ha spiegato il manager - continua ad investire in Sardegna con l'obiettivo di incrementare il turismo nell'Isola. Mentre qualcuno decide di volare via e di abbandonare la Sardegna, noi, al contrario, restiamo e investiamo, moltiplicando gli sforzi per avvicinare sempre più l'Isola all'Europa e al resto d'Italia e per offrire un maggior numero di voli verso Roma e, attraverso l'hub di Fiumicino, verso il resto del mondo». «L'importante investimento sulla Sardegna - ha aggiunto Ball - dimostra la particolare attenzione alle esigenze dei cittadini e degli imprenditori sardi, oltre che l'impegno a facilitare l'arrivo dei turisti, a sostegno di un settore cruciale per l'isola».
Mi segno queste parole e vedremo cosa accdrà nel prossimo futuro. Per ora AEREI E CONTINUITÀ TERRITORIALE: SI, NO, BHO, FORSE....